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La proposta di legge sulla cibersicurezza in Vietnam potrebbe rubare la libertà online

Cyber Security Act: nuova strategia Ue di sicurezza informatica (Aprile 2025)

Cyber Security Act: nuova strategia Ue di sicurezza informatica (Aprile 2025)
Anonim
Sommario:
  • Il conto è ancora in attesa di approvazione
  • Reazioni della comunità internazionale
  • La vaghezza della proposta di legge
  • Rilevanza storica
  • Come proteggersi da tale sorveglianza?

Una nuova legge sulla sicurezza informatica è stata proposta in Vietnam, secondo la quale le autorità vietnamite avranno accesso senza restrizioni per tenere sotto controllo i propri cittadini e le loro attività online.

Il conto è ancora in attesa di approvazione

Il disegno di legge in questione è definito come un atto per limitare la libertà di espressione di molti, ma la proposta deve ancora essere approvata dall'Assemblea nazionale fino a martedì. Ma se fosse illuminato di verde, le autorità saranno in grado di acquisire un sacco di dati da aziende tecnologiche.

In questo modo le autorità saranno in grado di accedere alle informazioni personali degli utenti, nonché di porre restrizioni su contenuti specifici da parte degli utenti che potrebbero essere inappropriati.

Reazioni della comunità internazionale

Amnesty International è stata la prima a scrivere una lettera ai prestanome di importanti aziende; come Facebook, Google, Apple e Microsoft ecc., esortando il governo vietnamita a non approvare la legge sulla sicurezza informatica poiché viola i diritti alla privacy e la libertà di espressione.

La vaghezza della proposta di legge

Coloro che hanno esaminato il disegno di legge proposto hanno espresso quanto sia vago, lasciando il posto a numerose interpretazioni. Gli articoli 8 e 15 sono particolarmente allarmanti perché impongono sanzioni sia alle persone che alle società per non aver rispettato la legge proposta.

Rilevanza storica

Nella regione asiatica, il Vietnam continua ad essere uno di quei paesi che negano i diritti alla libertà di espressione, oltre a compiere repressioni sugli attivisti per i diritti umani.

Secondo una statistica, solo 60 milioni di utenti Internet del paese sono in grado di esprimersi liberamente online. Ma questo numero è costantemente sorvegliato dalle autorità vietnamite e in particolare da quelle persone che parlano dei diritti umani.

Nel 2017 sono arrivati ​​30 arresti per aver espresso le loro preoccupazioni sui diritti umani o per aver promosso l'idea.

Come proteggersi da tale sorveglianza?

Dovresti usare una VPN per rimanere anonimo, specialmente quando usi i social media per promuovere le tue idee di cui il tuo governo non vuole che tu parli. Il tuo governo non sarà in grado di monitorare la tua posizione poiché il tuo indirizzo IP apparirà come se fossi in un'altra regione!